Negli ultimi anni, l’IA è cresciuta a ritmi esponenziali, raggiungendo un grado di sviluppo che fino a pochi anni fa era difficilmente immaginabile dai non addetti ai lavori. Di pari passo con l’entusiasmo per il progresso, tuttavia, è presto sorto un vivace dibattito sui rischi addirittura “esistenziali” che essa avrebbe potuto porre al genere umano. Se siamo consapevoli di termini quali “superintelligenza” e “rischio esistenziale” connessi al mondo IA, lo dobbiamo soprattutto a Nick Bostrom, il pensatore più studiato e influente nei circoli hi-tech della Silicon Valley.  

Dopo averci messo in guardia sui rischi legati allo sviluppo dell’IA, adesso Bostrom ci invita a riflettere su uno scenario non solo positivo ma addirittura rivoluzionario. Cosa potrebbe succedere se fossimo effettivamente in grado di sviluppare in modo etico l’IA? Quali scenari si aprirebbero se riuscissimo a democratizzare un tale strumento e metterlo al servizio dell’umanità? E, in tale scenario, come cambierebbe il concetto stesso di vita umana? 

Per riflettere su questi e altri temi, i partecipanti avranno modo di dialogare con Nick Bostrom, Professore di Filosofia e Direttore del Future of Humanity Institute, nonché uno dei pensatori più rilevanti della nostra epoca. 
In particolare, verranno trattati questi punti dal suo libro appena uscito “Deep Utopia: Life and Meaning in a Solved World”:

• l’umanità sta veramente entrando in una nuova era?
• risvolti pratici e concreti nel lavoro e nella vita di tutti i giorni
• distruzione creativa e utopia.